Monday, April 11, 2016

Paolo Poli (23 maggio 1929 – 25 marzo 2016)

Poli-genialità e preveggenza...
Muore Paolo Poli: l'ennesimo (incolmabile) vuoto di troppo.
"[...] Basta con l'artigianato dei vivipari. E' cosa da lasciarsi alle scimmie, che sono poi quelle bestie che si trovano a loro agio sugli alberi genealogici. Il paleocapitalismo della riproduzione ormai sta per finire, no? Presto la riproduzione sarà tutta pianificata secondo la legge della domanda e dell'offerta. La stupenda capacità della nostra epoca di trasformare il nulla in qualche cosa, ha dato origine a un numero straordinario di grandi uomini, scienziati e tecnologi: saranno loro le vere mamme del futuro. Saranno burocrati della riproduzione, mamme di Stato. Non come i burocrati attuali. Certi uffici oggi somigliano ai cimiteri, su ogni porta si potrebbe scrivere "Qui riposa il Signor Tale". No, saranno molto più efficienti. Gli ovuli materni, opportunamente selezionati, verranno sottoposti a fecondazione in vitro e poi travasati in provette sempre più ampie, durante i nove mesi dell'incubatore. Si potranno condizionare i piccoli alle loro future funzioni. Per esempio, i lavoratori tropicali: si porteranno le provette in ambienti gelidi in modo che il bambino dopo la nascita proverà un vero ribrezzo per il freddo. Il procedimento contrario ci darà i lavoratori polari. 

Per graduare le intelligenze si graduerà l'erogazione dell'ossigeno stimolando così il cervello, che come tutti sanno è quell'organo col quale si pensa di pensare. Dove l'intelligenza può essere inutile oppure dannosa, come negli uomini politici, non si erogherà affatto. 
Non è lontano il giorno in cui da uno stesso ovulo si potrà procedere chimicamente alla germinazione progressiva, in modo da avere il germoglio del germoglio del germoglio del germoglio... Pensate, milioni di gemelli identici che lavorano a milioni di macchine identiche, pensando tutti allo stesso modo. Questa è la grande meta della tecnologia. 
Sì, sarà molto bello nel futuro: i padri si riuniranno nei loro club, le madri all'istituto di bellezza, e i bambini verranno affidati al mammismo di gruppo, all'ente come mamma. E così le nostre emozioni saranno tutte pianificate: saranno dignitose, collettive e corali." 

(1970, da "Una modesta proposta", di Jonathan Swift)


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