Friday, November 10, 2006

Sono il cavaliere inesistente, che si beffa della vita e della morte,
che ride di sé stesso ma sorride alle donne.
Ho un mondo che è soltanto mio, di cui tutti si burlano, io compreso.
Un mondo senza senso e senza scopo, dal quale contemplo
silenzioso l'esistenza,
indifferente al cielo e all'inferno.

Ingmar Bergman - Det Sjunde inseglet [Il settimo sigillo], 1957



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1. Ingmar Bergman (1918-2007)
2. Albrecht Dürer - Ritter, Tod und Teufel [Il Cavaliere, la Morte e il Diavolo], 1513-14
Harris Brisbane Dick Fund, 1943 (43.106.2)
The Metropolitan Museum of Art
, New York ©

2 comments:

Anonymous said...

Il mio film preferito.
La semplicita' narrativa delle immagini,tocca profondamente l'animo.La morte ineluttabile che colpisce chiunque..ovunque...
Se solo l'umanita' si rendesse conto di cio'...

Unknown said...

Italo Calvino aveva visto giusto descrivendo, per metonìmia, l'uomo d'oggi...
Peccato che quel sorriso spesso, a noi donne, suoni beffardo e poco rassicurante!

o.t.: grazie del passaggio
Circa le "interviste impossibili d'autore", possiedi davvero un bel patrimonio culturale.